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Le ricerche anti age di somatoline

Tra le donne italiane poca la consapevolezza che anche la pelle del corpo rivela l’età.

Questa la conferma emersa dalle ricerca “Quanti anni ha la tua pelle?”
condotta dal marchio Somatoline Cosmetic sul tema dell’anti-age.
Abbiamo deciso di pubblicarla perché ci è parsa interessante e buono spunto di riflessione.
Buona lettura!

“Quanti anni ha la tua pelle” è la ricerca condotta da Somatoline Cosmetic, noto brand di Manetti&Roberts, commissionata ad un istituto indipendente di ricerca e si è svolta su un campione rappresentativo di donne italiane tra i 30 e i 60 anni di età, equamente distribuito nelle due fasce 30-45 e 46-60. Le interviste sono state auto-compilate online dalle intervistate (CAWI – Computer Assisted Web Interview) e realizzate avvalendosi del panel di proprietà LightSpeed (600 interviste totali).
La ricerca ha fatto emergere le principali considerazioni delle donne italiane in merito al tema dell’anti-invecchiamento, approfondendo la tematica sia da un punto di vista psicologico, sia comportamentale. In via generale la parola anti-age, per quasi la totalità delle intervistate, viene ricondotta all’invecchiamento della pelle e in particolare, per circa la metà del campione, alla cura del corpo, più che alla prevenzione, con trattamenti specifici. Si evidenzia una sensibilità verso l’argomento sia nella fascia di età più giovane sia in quella più agée.

In linea generale investigando con il campione l’attenzione sulla cura delle proprie parti del corpo, è il viso a ricevere le maggiori coccole con il 68% delle preferenze. Percentuale destinata ad aumentare significativamente se si prende in considerazione la fascia di età 46-60 anni, dove il valore arriva a ben il 92%. Non a caso, entrando specificamente nel tema dell’invecchiamento della pelle, il campione ritiene che soprattutto il viso, seguito da occhi, mani e collo/décolleté siano le parti del corpo che più di tutte svelano maggiormente l’età biologica di una donna. Da evidenziare che ben il 40% delle donne acquista prodotti anti-age per contrastare l’invecchiamento della pelle del corpo.

I risultati del sondaggio rivelano che la paura dell’invecchiamento è abbastanza diffusa tra le donne italiane, solo un quarto del campione intervistato infatti sostiene di non pensarci. Molto spesso l’invecchiamento della pelle crea disagio e ha ripercussioni sulla psiche delle donne. Il 56% di esse sostiene che guardandosi allo specchio nota solo i propri difetti e vorrebbe vedersi più giovane per sentirsi a proprio agio. Circa il 17%, inoltre, segnala di non riconoscersi nel proprio aspetto, apparentemente più vecchio rispetto al proprio spirito.
Le donne italiane per combattere l’invecchiamento della pelle si affidano prevalentemente all’utilizzo di prodotti cosmetici (54% del campione in entrambe le due fasce di età), seguito da un’alimentazione sana e equilibrata ed attività sportiva. In controtendenza con quanto emerge dai trend degli ultimi anni del beauty e della cosmesi, il campione intervistato sembra non avvalersi o non volersi avvalere di trattamenti benessere e interventi di chirurgia plastica (solo lo 0,3% del campione ha dichiarato di sottoporsi alla chirurgia per alleviare i segni del tempo).

In particolar modo ad usare con regolarità prodotti anti age per la pelle sono il 51% delle donne appartenenti alla prima fascia e il 63% di quelle appartenenti alla seconda. Tra coloro che utilizzano i prodotti anti age, circa il 95% li acquista per combattere l’invecchiamento della pelle del viso, il 53% degli occhi, il 40% del corpo e il 28% del collo (la percentuale riferita a quest’ultimo cresce nella seconda fascia di età).

«Non stupisce – commenta il Prof. Antonino Di Pietro, specialista in Dermatologia e Presidente ISPLAD (Società Internazionale di Dermatologia Plastica-Estetica ed Oncologica) – l’ormai consolidata abitudine delle italiane ad acquistare e utilizzare prodotti anti-age per la pelle, soprattutto per avere un viso più giovane e tonico. L’invecchiamento cutaneo è un processo fisiologico naturale e il viso è il primo ‘specchio’ dell’età che avanza: già dopo i 30 anni appaiono, infatti, i primi segni di vere e proprie rughe, destinati ad accentuarsi con gli anni. Ma anche la pelle del corpo cambia e può invecchiare velocemente. Il segreto per stare bene con sé stesse, evitando spiacevoli ripercussioni anche psicologiche quando ci si guarda allo specchio, dev’essere, quindi, prevenire e controllare l’invecchiamento cutaneo con corretti stili di vita, ma anche aiutandosi con prodotti specifici che, stimolando l’attività cellulare, ritardino ne ritardino i segni più evidenti sulla nostra pelle».

Somatoline Cosmetic, alla luce di queste ricerche e dei risultati ottenuti, ha quindi creato Lift Effect, la linea anti-age appositamente formulata per una la pelle del corpo visibilmente più giovane.
Testeremo per voi due prodotti di questa linea e vi faremo sapere le nostre esperienze in merito.

Le regole d’oro contro l’invecchiamento cutaneo
Se la nostra pelle non viene adeguatamente curata, i segni del tempo diventano più evidenti e visibili. Curare la pelle significa, però, in primo luogo adottare stili di vita sani e corretti, oltre che buone abitudine quotidiane nell’utilizzo di prodotti cosmetici di qualità.
La nostra pelle è esposta di continuo al rischio di disidratazione, a causa dei tanti fattori che ne possono alterare il film idro-lipidico (sole, detergenti aggressivi, inquinamento…). Per questo è necessario idratarla, sia introducendo acqua dall’esterno bevendo almeno 2 litri di acqua ogni giorno. Ma anche proteggerla e trattarla, applicando quotidianamente un trattamento anti-age specifico per la pelle del corpo, con principi attivi che prevengano la disidratazione e migliorino la funzionalità della barriera cutanea.
L’alimentazione è fondamentale: sì al consumo, almeno una volta alla settimana, di sardine, sgombri e merluzzo, pesci ricchi di Omega3 e Omega6, acidi grassi che rallentano l’invecchiamento cellulare. No, invece, al consumo eccessivo di formaggi grassi, carni rosse, caffè e alcolici che sono di difficile digestione. Fegato e stomaco affaticati, infatti, influiscono negativamente sul colorito e sulla luminosità della pelle.
Per contrastare i processi ossidativi, nemici della pelle, è importante praticare un’attività fisica aerobica in modo costante, cioè almeno tre volte alla settimana. Camminare a passo svelto, dedicarsi allo yoga o alla ginnastica a corpo libero, pedalare o nuotare aiuta a rimanere in forma e ad apparire più giovani e toniche.
Smettere di fumare è, sicuramente, uno dei modi migliori di curare la propria pelle, oltre che il proprio stato di salute generale. A livello estetico, infatti, il fumo di sigaretta ostruisce i pori della pelle e esercita un’azione vasocostrittrice che provoca la comparsa, anche precoce, delle rughe. Il tabacco, infatti, è una potente tossina che incrementa la produzione dei radicali liberi.

Una strategia d’azione a 360°
Salute, bellezza e longevità: queste, in estrema sintesi, le principali aspirazioni di ogni donna che, con il passare degli anni, possono diventare anche motivo di ansia e preoccupazione, soprattutto quando ‘non ci si sente’ la propria età anagrafica o, piuttosto, non la si vuole dimostrare.
«Per questo motivo si parla tanto di anti-aging – dichiara il Prof. Antonino Di Pietro – anche se personalmente ritengo sia più corretto il concetto di aid-aging. L’invecchiamento, infatti, è un processo inesorabile che non si può fermare, certamente però possiamo lasciarci trasportare dal grande fiume del tempo senza annegare. Aiutare il nostro corpo, in generale, e la nostra pelle, in particolare, a mantenersi giovane, idratata, tonica ed elastica è un bisogno vitale, frutto dell’istinto di sopravvivenza, un’esigenza a cui, sia la medicina che l’industria, deve saper dare risposte concrete, anche validate scientificamente. Negli ultimi anni, la dermatologia plastica ha fatto passi da gigante per contrastare l’invecchiamento cutaneo, aiutando a ridurre i segni del tempo o gli inestetismi in generale, anche senza ricorrere al bisturi. Le risposte del dermatologo plastico possono essere terapie strumentali, che si eseguono con attrezzature ad alta tecnologia o con sostanze chimiche o iniettive, ma oltre a questo lo specialista ha il compito di consigliare la paziente anche nella sua quotidianità, indicando prodotti specifici, dalle creme cosmetiche agli integratori. La pelle, infatti, può essere efficacemente aiutata a restare giovane sia assumendo sostanze per via orale, come vitamine, aminoacidi, sali minerali, sia con l’utilizzo di creme cosmetiche di qualità che aiutano la vitalità delle cellule cutanee».

Aspirare ad una pelle giovane, levigata e compatta, significa quindi adottare una strategia d’azione davvero a 360°, dedicando la stessa attenzione alla cura della pelle del corpo che definisce, tanto quella del viso, l’età di una donna.
«Tra le pazienti che chiedono aiuto al dermatologo plastico, la priorità è sempre il viso – precisa il Prof. Di Pietro – subito dopo c’è il collo, poi il décolleté, quindi le mani e per ultime le altri parti del corpo. Questo perché ‘allarmano’ di più le zone esposte e, quindi, maggiormente visibili, per le quali si cerca subito di correre ai ripari». Ma oggi, nessuna donna può permettersi di sottovalutare l’invecchiamento di altre parti del corpo, come ad esempio l’interno delle braccia o delle cosce: «una corretta risposta, veramente nel segno dell’aid-aging – sottolinea il prof. Di Pietro – deve lavorare quindi sul mantenimento dell’elasticità della cute, facendo in modo che riesca a contenere meglio la caduta muscolare».
L’utilizzo quotidiano di un trattamento anti-age specifico per la pelle del corpo, insieme ad una corretta alimentazione e all’attività fisica, sono validi alleati contro l’invecchiamento cutaneo.

«La perdita di elasticità cutanea, solo accennata a 35 anni, più evidente dai 50 anni in poi e ‘drammaticamente’ visibile a 70, è legata alla flaccidità muscolare e alla perdita di elasticità della pelle, quindi, per contrastarne gli effetti, bisogna intervenire su tutti e due i fronti. Un muscolo che non viene utilizzato perde tono, per questo è fondamentale l’attività fisica, ma anche l’utilizzo costante di un trattamento specifico per il corpo può fare davvero molto per ridare elasticità alla nostra cute, ottenendo dei miglioramenti gratificanti. La pelle per mantenersi giovane deve, infatti, essere aiutata a rigenerarsi: creme e trattamenti cosmetici di qualità, grazie ai principi attivi che migliorano l’idratazione, la tonicità e il turgore della cute, svolgono perfettamente questo compito».

Ma come capire se quella crema è veramente adatta a noi?
«Per questo conosco solo due criteri – conclude il Prof. Di Pietro – uno dei quali è la cosiddetta ‘prova abito’. Una crema, infatti, è come un abito, si indossa, si porta addosso, quando subito dopo averla applicata mi sento bene, mi trovo a mio agio, percepisco che la pelle è più idratata, vuol dire che quella è la crema per me, che si integra bene con la mia cute e mi dà beneficio. La sensorialità è senza dubbio importante, ma c’è un parametro scientifico da tenere in considerazione nella scelta del prodotto più adatto. Parliamo della dimostrazione, attraverso test clinici validati, dei benefici derivanti dall’utilizzo dei principi attivi, o dei complessi di ingredienti, contenuti nella specifica preparazione, che rendono il prodotto unico e innovativo».
Grazie a test clinici strumentali accurati si valutano efficacia, tollerabilità in uso e accettabilità cosmetica di un trattamento specifico come un anti-age per il corpo, confermando i risultati visibili attraverso un uso quotidiano.

(Dossier realizzato con la consulenza del Prof. Antonino Di Pietro)

L’epidermide: costituita a sua volta da più strati, il principale dei quali è lo strato corneo formato dai cheraninociti, insieme di cellule indurite che si rinnovano continuamente a mano a mano che muoiono e impediscono agli agenti esterni di penetrare nell’organismo. Lo strato corneo è rivestito dal film idrolipidico, formato da acqua e grassi, che consente di mantenere l’idratazione, oltre a funzionare da barriera e da sterilizzatore.

La nostra pelle in cifre:
Per il 70% è costituita di acqua.
3 milioni le cellule presenti su un centimetro quadrato di pelle.
2 m2 misura l’intera superfice cutanea di un adulto,
per un peso complessivo medio di circa 10 kg.
1.000 – 1.500 i melanociti presenti in ogni millimetro quadrato di pelle.
10-30 i ricettori nervosi presenti in un centimetro quadrato di pelle.
5 mm lo spessore massimo della nostra cute.

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