TrucchiSvelati Notizie Guardare il calcio in tv, com’è cambiata questa passione e abitudine negli anni?

Guardare il calcio in tv, com’è cambiata questa passione e abitudine negli anni?

Il calcio in TV è molto più di un semplice passatempo: è un rituale che attraversa generazioni, cambiando forma e modalità nel tempo, ma mantenendo intatto il suo fascino. Se oggi basta un clic per accedere a una partita in diretta (su questo sito), non è sempre stato così. Raccontare come questa abitudine si è trasformata è anche raccontare l’evoluzione tecnologica, sociale e culturale di un’intera società, dall’Italia al resto del mondo.

Gli inizi: quando il calcio si ascoltava alla radio

C’è stato un tempo in cui il calcio si “guardava” con l’immaginazione. Le famiglie si riunivano attorno alla radio per ascoltare la voce dei cronisti che, con grande enfasi, dipingevano l’azione come se fosse una scena teatrale. Era un rito collettivo che legava insieme quartieri, famiglie e tifosi di tutte le età. Quando la televisione ha iniziato a trasmettere i primi match negli anni ’50 e ’60, il calcio ha cominciato a diventare un evento visivo. In Italia, programmi come La Domenica Sportiva e le prime trasmissioni in bianco e nero hanno cambiato per sempre la relazione tra tifosi e il gioco. La visione di un gol non era più lasciata alla fantasia: poteva essere vista, discussa e rivissuta.

La rivoluzione delle TV private: il calcio entra nei salotti

Negli anni ’80 e ’90, con l’avvento delle TV private, il calcio ha fatto il suo ingresso definitivo nei salotti di casa. L’arrivo delle prime pay-tv ha portato una svolta epocale. Trasmissioni come 90° Minuto erano ancora seguitissime, ma gli appassionati iniziavano a volere di più: non solo i gol, ma l’intera partita, con telecronache dettagliate e pre-partita pieni di analisi.

In molte famiglie italiane si creava un vero e proprio “spazio sacro” per il calcio. Non era raro vedere scene come quella di un padre e un figlio abbracciati davanti allo schermo, intenti a tifare per la loro squadra del cuore. Nelle case di provincia, il calcio diventava spesso un’occasione per coinvolgere anche i vicini: una pizza condivisa, una bottiglia di birra e la partita che rimbombava nel piccolo salotto. E poi c’erano i casi particolari: come quello di Maria, una donna del Sud Italia che negli anni ’90 stupiva tutti i suoi amici perché, a differenza delle altre mogli che cucinavano o chiacchieravano durante le partite, lei si sedeva accanto al marito e urlava più forte di lui quando la sua squadra segnava.

Oggi: il calcio ovunque e per tutti

Con l’avvento di internet e delle piattaforme streaming, guardare il calcio è diventato ancora più accessibile, ma anche più individuale. Non serve più essere fisicamente davanti a un televisore: basta uno smartphone o un tablet per seguire la propria squadra, ovunque ci si trovi.

In molte famiglie moderne, però, questo ha portato a una frammentazione dell’esperienza. Se un tempo tutti si riunivano nello stesso salotto, oggi è più facile che ognuno guardi la partita per conto proprio. Mario, per esempio, un ragazzo di 18 anni appassionato di calcio, segue la Serie A sul suo telefono mentre torna a casa in treno. Nel frattempo, suo padre guarda lo stesso match in TV e la sorellina si gode i replay dei gol su TikTok.

La tecnologia ha arricchito l’esperienza visiva: telecamere a 360 gradi, replay avanzati, statistiche in tempo reale. Eppure, qualcosa del vecchio spirito si è perso. Tuttavia, ci sono ancora famiglie che cercano di mantenere vivo il rituale. Durante i Mondiali del 2022, i Rossi, una famiglia di Roma, hanno organizzato serate speciali, appendendo bandiere e preparando piatti tipici delle nazioni che giocavano. Un modo per tornare a vivere il calcio come un evento condiviso.

Calcio in Italia: una passione insuperabile

In Italia, il calcio non è solo uno sport: è quasi una religione. Lo dimostra il modo in cui le partite influenzano le abitudini quotidiane. Dal barista che accende la TV per i clienti al tassista che ascolta la telecronaca alla radio, ogni angolo del paese respira calcio.

Le famiglie italiane hanno un rapporto viscerale con la propria squadra del cuore. I derby, come quello tra Inter e Milan, non sono solo partite: sono eventi che dividono e uniscono intere città. Spesso, nelle famiglie, si tramandano le passioni calcistiche. È facile trovare nonni che raccontano ai nipoti di aver visto giocare grandi campioni come Rivera o Maradona, mentre insieme guardano una partita moderna in streaming.

Un caso emblematico è quello di Giorgio, un tifoso della Fiorentina che vive all’estero. Anche se lontano dall’Italia, non manca mai di seguire le partite della sua squadra, svegliandosi all’alba a causa del fuso orario. Per lui, il calcio rappresenta un legame indissolubile con le sue radici.

Calcio nel mondo: uno spettacolo globale

Se in Italia il calcio è una tradizione radicata, nel resto del mondo si manifesta in modi altrettanto straordinari. In Inghilterra, il calcio è pura cultura popolare. Le famiglie si recano allo stadio con bambini al seguito, ma il tifo casalingo non è da meno: pub e salotti diventano luoghi di festa, specialmente durante i campionati più attesi.

Negli Stati Uniti, il calcio (o meglio, il “soccer”) sta crescendo rapidamente. Le nuove generazioni seguono non solo la MLS, ma anche le grandi competizioni europee grazie ai servizi di streaming. Qui, famiglie come quella dei Johnson trasformano la visione delle partite in un’occasione per imparare altre lingue o culture, tifando per squadre spagnole, italiane o tedesche.

In Brasile, il calcio in TV è una passione sfrenata. Durante il Campionato del Mondo, le strade si svuotano e ogni casa diventa un mini-stadio. La passione brasiliana, però, non si limita agli schermi: le famiglie spesso trasformano il pre-partita in una festa con musica e cibo tipico, dimostrando che il calcio è molto più di uno spettacolo televisivo.

L’evoluzione del calcio in TV: ieri, oggi e domani

Guardare il calcio in TV è passato dall’essere un privilegio a un’abitudine quotidiana. Oggi viviamo in un’era in cui la tecnologia ci offre tutto: dirette, replay, commenti live. Tuttavia, l’essenza di questa passione resta immutata. Che sia in un salotto italiano con pizza e amici, o in un bar di Londra con una pinta di birra, il calcio ha un potere unico: quello di unire le persone. E sebbene la tecnologia abbia trasformato il modo in cui lo guardiamo, il battito del cuore di un tifoso rimane sempre lo stesso. Con lo sguardo rivolto al futuro, possiamo solo immaginare quali nuove sorprese ci riserverà questa passione universale.

Related Post