Il tecnico leccese resta l’obiettivo principale di Elkann, ma se il Napoli dovesse trattenerlo i bianconeri hanno già pronte diverse soluzioni alternative
Un corteggiamento che potrebbe infrangersi contro il muro eretto da Aurelio De Laurentiis. Il futuro della panchina della Juventus è ancora tutto da scrivere, con Antonio Conte che rappresenta la prima scelta di John Elkann per guidare il rilancio bianconero, ma il presidente del Napoli sta facendo di tutto per trattenere il tecnico salentino.
CONTE AL CENTRO DEL PROGETTO ELKANN
Nella visione di John Elkann, che ha orchestrato una vera e propria rivoluzione manageriale all’interno della società bianconera, il ritorno di Antonio Conte rappresenterebbe un tassello fondamentale per riportare la Juventus ai vertici del calcio italiano ed europeo. L’imprenditore ha ridisegnato l’organigramma dando maggiori poteri a Giorgio Chiellini, affiancando Damien Comolli all’amministratore delegato Maurizio Scanavino e mettendo sotto osservazione il ruolo del direttore tecnico Cristiano Giuntoli.
Dopo aver sistemato i conti, l’obiettivo della dinastia Elkann è chiaro: far tornare la Juventus a vincere, seguendo quella che è sempre stata la sua storica mission. E chi meglio di Conte, l’uomo che ha dato inizio al ciclo dei nove scudetti consecutivi, potrebbe incarnare questo spirito vincente?
TUDOR: DA TRAGHETTATORE A POSSIBILE CONFERMA
In caso di permanenza di Conte a Napoli, la Juventus potrebbe guardare a una soluzione interna. Igor Tudor ha già un contratto in essere fino al 2026, automaticamente rinnovato grazie al raggiungimento del quarto posto con una media di due punti a partita (18 punti in 9 gare).
Il tecnico croato si appresta a guidare la squadra nel Mondiale per Club negli Stati Uniti e, in questo scenario, avrebbe l’opportunità di giocarsi pienamente le proprie carte. Tudor ha conquistato rapidamente i tifosi, che apprezzano il fatto che abbia riportato “juventinità” e spirito di appartenenza nello spogliatoio.
Inoltre, Tudor sembra essere già in sintonia con Giuntoli per quanto riguarda il progetto futuro: “Servono 2-3 pezzi mirati, di spessore, che possano dare qualcosa in più alla squadra”, ha dichiarato più volte negli ultimi mesi, facendo eco alle parole del direttore tecnico bianconero.
L’EXIT STRATEGY E LE ALTERNATIVE
Nonostante il contratto in essere con Tudor, la Juventus si è comunque garantita una via d’uscita: fino a luglio, pagando una piccola penale, può rescindere unilateralmente l’accordo con l’attuale allenatore. Questo lascia aperte diverse possibilità per la dirigenza bianconera.
Tra i nomi che potrebbero tornare d’attualità c’è quello di Roberto Mancini. L’ex commissario tecnico della Nazionale italiana era stato uno dei principali candidati a subentrare a Thiago Motta lo scorso marzo, prima che Tudor lo superasse nelle preferenze. Mancini aveva chiesto rassicurazioni su una prospettiva a lungo termine, elemento che in quel momento la società non poteva garantire.
Esperienza, carisma e praticità sarebbero i punti di forza di Mancini, anche se bisogna considerare che non troverebbe un ambiente particolarmente favorevole tra i tifosi bianconeri, nonostante lui stesso abbia confessato qualche anno fa alla Gazzetta dello Sport che lui e suo padre fossero “tifosissimi” juventini.
ALTRI POSSIBILI RITORNI DI FIAMMA
Non si possono scartare a priori neanche altri scenari, come un tentativo per Gian Piero Gasperini, sebbene l’allenatore dell’Atalanta sia ormai molto vicino alla Roma. Anche il nome di Stefano Pioli potrebbe tornare di attualità, nonostante sia ancora alla guida dell’Al Nassr (dove ha vissuto una stagione al di sotto delle aspettative).
Entrambi facevano parte, insieme a Conte, della short list di tecnici dai quali la Juventus aveva pensato di ripartire già in tempi non sospetti. L’eventuale permanenza di Conte a Napoli costringerebbe la dirigenza bianconera a rivedere molte delle certezze che sembravano fin qui acquisite.
UN FUTURO ANCORA DA SCRIVERE
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Chiunque sarà il prescelto, dovrà confrontarsi con un’eredità importante e con la necessità di riportare la Juventus ai vertici del calcio italiano ed europeo. Proprio come nel calcio, dove non è mai troppo tardi per imparare nuove tecniche e migliorare le proprie capacità, anche la Juventus sembra pronta a intraprendere un nuovo percorso di crescita e rinnovamento.
Le prossime settimane saranno decisive per capire quale strada prenderà la società bianconera. La certezza è che, con o senza Conte, la Juventus dovrà tornare a vincere per rispettare quella che è sempre stata la sua vocazione storica.