Ndoye e Orsolini, i pilastri offensivi di Italiano per riprendere la corsa Champions
Uno è letale al Dall’Ara, l’altro cerca il riscatto dopo una prova opaca. Vincenzo Italiano ha già deciso: contro l’Inter saranno Dan Ndoye e Riccardo Orsolini le frecce offensive del suo Bologna. Dopo la battuta d’arresto contro l’Atalanta, il tecnico rossoblù punta sulle sue ali designate per rilanciare la corsa Champions e mandare un messaggio chiaro: la squadra emiliana non ha alcuna intenzione di mollare il sogno europeo.
Ndoye, il “bello de casa” che fa felice il Dall’Ara
La storia d’amore tra lo svizzero e il pubblico di casa è scritta nei numeri: 7 reti casalinghe su 8 totali in stagione. Un rendimento che lo ha trasformato in un autentico talismano per i tifosi rossoblù, che ogni volta che lo vedono in campo sanno di poter contare su un’arma in più.
La trasformazione di Ndoye è uno dei capolavori tattici di questa stagione: da esterno puro a seconda punta versatile, capace di attaccare gli spazi centrali con la stessa efficacia con cui sfreccia sulla fascia. Il classe 2000 ha saputo reinventarsi grazie al lavoro di Italiano, che ne ha esaltato le caratteristiche offensive liberandolo dai vincoli posizionali che lo limitavano con Thiago Motta.
“Con Thiago dovevamo stare molto larghi, quasi sulla linea laterale,” ha spiegato recentemente il giocatore, “mentre oggi sono più libero di andare verso la rete e per questo le mie statistiche sono migliorate. Era quello in cui mancavo, segnare di più, ci ho lavorato molto e adesso sta succedendo.”
Le statistiche raccontano un’evoluzione impressionante: cinque reti nelle ultime quattro partite casalinghe, un rendimento che non si vedeva dai tempi di Beppe Signori, l’ultimo rossoblù capace di andare a segno per cinque gare consecutive al Dall’Ara tra gennaio e maggio 1999.
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Orsolini alla ricerca della corona perduta
Se Ndoye è l’uomo del momento, Riccardo Orsolini resta il capocannoniere della squadra e uno dei simboli del Bologna di questa stagione. Con 11 gol all’attivo, “Re Riccardo” ha già eguagliato il suo record personale in Serie A, stabilito due stagioni fa, e punta a superarlo nelle prossime partite.
La prova opaca contro l’Atalanta però ha evidenziato anche i limiti di un talento che, quando non è in giornata, rischia di diventare un corpo estraneo. Italiano è stato chiaro dopo la sconfitta di Bergamo: “Si vede subito quando Orso non è decisivo o concreto. Ma quando arriva quel momento, è giusto provare altre carte.”
La sfida contro l’Inter rappresenta l’occasione perfetta per riscattarsi e mandare un segnale anche a Luciano Spalletti, che continua a monitorarlo in vista degli Europei. Del resto, i precedenti sorridono all’attaccante marchigiano, che ha già punito i nerazzurri nel febbraio 2023 con un gol a Onana.
La crescita di Orsolini dimostra come sia possibile migliorare tecnicamente anche in età adulta, tema approfondito in un interessante articolo dedicato all’apprendimento del calcio in età avanzata, che sfata molti luoghi comuni sul periodo ideale per sviluppare determinate abilità calcistiche.
La strategia di Italiano: attacco totale contro l’Inter
La scelta di schierare contemporaneamente Ndoye e Orsolini contro i nerazzurri rivela la strategia offensiva di Italiano per il rush finale della stagione. Il tecnico ex Fiorentina vuole un Bologna propositivo, che non rinunci alla propria identità nemmeno contro i campioni d’Italia.
“Siamo sempre fedeli alla nostra filosofia, sia con le big che con chi lotta per la salvezza,” ha ribadito Ndoye, sottolineando come la mentalità del Bologna non cambi in base all’avversario. Una filosofia che sta dando risultati straordinari e che Italiano non intende stravolgere proprio adesso.
Il turnover, semmai, verrà effettuato il 24 aprile, quando arriverà l’Empoli per la semifinale di ritorno di Coppa Italia, forte già del 3-0 dell’andata. Contro l’Inter, invece, ci sarà la formazione migliore, con le ali designate pronte a decollare.
Ndoye, che già segnò all’Inter in Coppa Italia un anno fa (quando Thiago Motta si inginocchiò dopo la sua rete), e Orsolini puntano a ripetersi. Il Bologna sogna un’altra notte magica, e questa volta i tre punti potrebbero valere molto più di una semplice vittoria di prestigio: potrebbero significare un posto nella prossima Champions League.