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Detersivi ecocompatibili della grande

Detersivi ecocompatibili della grande distribuzione: una bufala?

Ciao a tutte/i,
oggi volevo riprendere un argomento di cui abbiamo già trattato in passato per fare maggiore chiarezza e mi sto riferendo al post di qualche settimana fa sui detersivi ecocompatibili che si possono trovare al supermercato (click!).
In quel post esprimevo il mio pensiero per quanto riguarda i detersivi ecocompatibili e in soldoni il succo del discorso era che, secondo me, è giusto usarli e anzi dovrebbero essere distribuiti normalmente in modo che possano essere patrimonio della comunità ma non possono avere un costo esagerato perchè è ovvio che la fetta di popolazione che li acquisterebbe sarebbe piccola perchè la gente preferisce spendere i propri i soldi in altro.
Quindi, diciamo che in questi mesi mi ero impegnata sbirciando qua e là a trovare delle alternative, ai detersivi tradizionali ad alto potere allergenico ed inquinante, abbastanza economiche che potevano quindi rappresentare un giusto compromesso.
Le marche su cui ero approdata più facilmente sono la Winnie’s (come tante di voi ho visto), di cui utilizzo l’ammorbidente e ho provato anche il detersivo liquido per lavatrice, e la linea ViviVerde della Coop di cui uso il sapone per i piatti e le pastiglie per la lavastoviglie.
Il prodotto Winnie’s che acquisto sempre è l’ammorbidente, che come tutti gli altri prodotti di questa marca ha scritto sull’etichetta che è composto da tensioattivi completamente biodegradabili e riutilizzabili dalle popolazioni microbiche marine, e questo aspetto insieme al fatto che è un prodotto realmente funzionale che ha un costo onesto mi ha convinta a riacquistare questo prodotto in modo assolutamente regolare.
Grazie ad un commento di Manuki proprio sotto al post riguardante questa ammorbidente però ho aperto gli occhi…lei appunto mi diceva che i prodotti Winnie’s sono molto interessanti ma mi chiedeva se fossero certificati, per rispondere alla sua domanda ho guardato dietro la confezione dell’ammorbidente ma non ho trovato nulla così ho fatto una piccola ricerca online e quello che ho scoperto mi ha lasciata un po’ così o.O
Mi rendo conto che il fermarsi all’etichetta che ha una bella scritta colorata con scritto proprio quello che vorremmo aspettarci dal prodotto oggigiorno non basta più per essere sicuri di stare acquistando quello che davvero si vorrebbe acquistare…proprio come per i cosmetici, mi rendo anche conto che la casa produttrice fa i suoi interessi e quindi sta a noi essere più furbi ma più che altro informati per essere davvero consapevoli di quello che stiamo comprando ed utilizzando.
Ho fatto una ricerca sulle certificazioni dei detersivi ecologici e ho trovato un post risalente al 2006 su Promiseland.it (click!) dove molte utenti si lamentavano del fatto che gli INCI dei prodotti Winnie’s non erano reperibili online da nessuna parte…ed una ragazza gentilissima si è preoccupata di postare la lista degli INCI che penso sia corretta perchè è la stessa che ricorre in numerosi altri siti!

INCI ammorbidente Winnie’s: Aqua, Dialkyl ammonium methosulfate, Parfum, Calcium chloride, Citric acid, Ammonium chloride, Polidimetilsilossano

INCI detersivo lana e delicati Winnie’s: Aqua, Sodium laureth sulfate, Glycereth-7 cocoate, Potassium cocoate, Sodium chloride, Decyl poliglucose, Tetrasodium iminodisuccinate, Tridecyl salicylate, Parfum, Sodium styrene/acrylates copolymer, Parfum, Citric acid, Polidimetilsilossano Methylisothiazolinone, Benzisothiazolinone

INCI detersivo piatti concentrato Winnie’s: Aqua, Sodium laureth sulfate, Lauramidopropyl betaine, Glycerin, Deceth 8, Sodium citrate, Sodium chloride, Citric acid, Parfum, Methylisothiazolinone, benzisothiazolinone, CI 19140, CI 42051, CI 42090, CI 47005

Dunque, il Polidimetilsilossano è un silicone e quindi viene indicato come rosso ma in questo caso ho letto che può essere tollerato perchè serve per evitare il prodotto faccia troppa schiuma e inoltre è utilizzato davvero in quantità minima; il Glycereth-7 cocoate invece è un tensioattivo di origine petrolifera e non so veramente perchè venga usato in questi prodotti se i tensioattivi dicono di essere completamente biodegrabili e riutilizzabili dai batteri.

INCI detersivo piatti ecologico ViviVerde Coop: Aqua, Sodium pareth sulfate, Sodium Chloride, Lauryl polyglucose, C12-13 Pareth-10, Lauramidopropyl Betaine, Parfum, Sodium citrate, Citric Acid, Limonene, Denatonium Benzoate, Food Yellow 4, Food blue 5, Acid Blue 9, Methylchloroisothiazolinone, Methylisothiazolinone

Il Sodium pareth sulfate è un tensioattivo e temo che sia di origine petrolifera vista la sua desinenza -th.

Come potete vedere gli INCI sono abbastanza orripilanti, forse l’unico che si può salvare è quello dell’ammorbidente Winnie’s ma il fatto che siano presenti tensioattivi di origine petrolchimica in prodotti del genere non va affatto bene.
Inoltre nei prodotti Winnie’s non ci sono certificazioni e questo non ci assicura al 100% l’effettiva delicatezza delle sostanze che vengono usate per produrre questi prodotti…i prodotti ViviVerde Coop invece sono certificati secondo le normative europee (potete trovare la scheda di ogni prodotto Coop qui!) così come i prodotti ecologici di IN’S mercato (di cui però non so nulla dell’INCI).
Quello che mi ha lasciata a bocca aperta è un video che ho visto su youtube sul canale di Kattikful al quale vi rimando assolutamente perchè è stata davvero esaustiva e dettagliata (click!).
Il succo del discorso del suo video è che secondo i concetti Ecolabel basta davvero poco per definire un detersivo ecologico, vi riporto le parole di Paola/Kattikful che ha letto:

“Un prodotto si definisce ecologico quando ha un minore impatto ambientale rispetto agli altri prodotti della propria categoria.
I prodotti ecologici pur rimanendo competitivi dal punto di vista della qualità e del prezzo devono garantire di essere più sostenibili degli altri lungo tutto il loro ciclo di vita; devono avere dei livelli di emissione di inquinanti più bassi nella loro fase di produzione, devono contenere la più bassa quantità possibile di sostanze chimiche tossiche o inquinanti e devono essere progettati per garantire un facile smaltimento ed il riciclaggio delle materie prime di cui sono composti”

Il discorso continua…secondo questa definizione possono essere definiti ecologici anche quei detersivi di origine petrolchimica che sono contenuti in imballi biodegradabili o quei detersivi che sono testati a basse temperature di lavaggio e definiti efficaci che quindi di fatto fanno consumare meno energia per riscaldare l’acqua e usarli.
Questa definizione di prodotto ecologico oltre ad essere contorta e formulata in modo non preciso, non solo fa sì che possa essere adatta un po’ a tutti i prodotti ma scavalca anche il vero INCI del prodotto e fa riferimento semplicemente al fatto che il detersivo possa essere venduto sottoforma di ricarica o comunque possa di fatto diminuire l’impatto sull’ambiente: sicuramente questo è un aspetto positivo ma si può dire che basti a definire un detersivo ecologico?

Mi sa proprio di no 🙂

Ed ecco perchè dietro ai detersivi Winnie’s, ViviVerde e IN’S mercato non c’è scritto il vero e proprio INCI del prodotto…
Detto questo, per comunque diffondere questa informazione e perchè è giusto che ognuno di noi sappia quello che sta acquistando, il mio pensiero è che penso che continuerò ad acquistare l’ammorbidente Winnie’s che non mi sembra che abbia un INCI così schifido, però per quanto riguarda il sapone per piatti ci farò un pensierino…cioè questi prodotti probabilmente sono un passo avanti rispetto agli altri ma mi rendo conto che non sono prodotti davvero ecocompatibili, diciamo che per adesso sono l’offerta migliore (se così si può dire) che ci sia sul mercato dei prodotti “ecologici” (a sto punto lo metto tra virgolette) che si possono trovare nella grande distribuzione ad un prezzo competitivo.
Per adesso non penso proprio che acquisterei dei prodotti veramente ecocompatibili per il prezzo che hanno ma magari in futuro chissà…potrebbe esserci un miglioramento dei prodotti ecologici che ci sono adesso, oppure la richiesta aumenterà e nasceranno altre marche competitive in modo da creare un vero e proprio mercato.
Quello che non mi è piaciuto è che la definizione di ecologico non è chiara, è abbastanza contorta e quindi è facile diciamo “cascarci” basta essere un po’ più informati ecco…

Sinceramente non riesco a capire manco io se questo è un tentativo del mercato di camminare in una certa direzione e un inizio per definire delle regole per il rispetto dell’ambiente o se è tutta una grande presa per i fondelli.
Probabilmente bisognerebbe capire se i tensioattivi di origine petrolchimica che vengono usati in questi detersivi ecologici sono effettivamente meno dannosi degli altri…certo è che in questo caso non si può certo biasimare chi pensa “beh ma tanto vale acquistare i prodotti tradizionali e buonanotte a tutti”; il detersivo piatti ViviVerde Coop ha lo stesso prezzo del detersivo piatti Coop normale quindi comunque non si sono spesi soldi inutilmente però insomma scoccia un po’ lo stesso…
Io spero solo che non ci si fermi qui, che le certificazioni aumentino e che diventino più precise.
Per ogni informazione più precisa vi rimando al sito della Ecolabel click!

Spero di esservi stata utile

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